Ciao Curiosi e ben ritrovati!
Vi siete mai chiesti:
Come posso aggiornare la comunicazione per sponsorizzare la mia azienda o brand?
E magari, nel porvi questa domanda, vi sarete chiesti:
Mi affido a un’agenzia pubblicitaria o di marketing? E quali servizi possono offrirmi?
Qualcuno forse le ricorda come agenzie pubblicitarie.
Sono la stessa cosa?
Non proprio, pur perseguendo obiettivi comuni.
Infatti, se quelle pubblicitarie limitano la loro azione alla realizzazione di prodotti pubblicitari fisici e soprattuto legati ai tradizionali mezzi di comunicazione; quelle di marketing lavorano in maniera più organica per raggiungere lo scopo richiesto dal cliente.
Parlare di mezzi di divulgazione tradizionali, oggi non ha più senso.
Intendiamoci, i classici radio tv e giornali rappresentano una grande fetta dell’intero mercato dei mezzi di comunicazione ma, numeri alla mano, qualcosa sta cambiando.
Internet esiste da vent’anni ed è il mezzo più utilizzato dalle aziende per far conoscere la loro realtà ed attrarre clienti.
Il mercato pubblicitario in Italia
Ti riporto due dati importanti riguardo la pubblicità in Italia:
Nell’ultimo anno il mercato (perimetro esteso) registra 8,9 miliardi di euro circa, in crescita del 13,5% rispetto all’anno precedente (+1,1 miliardi di euro circa).
confindustriaradiotv.it

Fonte: elaborazioni Confindustria Radio Televisioni (CRTV) su dati Nielsen.
Tutto questo ha portato a un cambio del modo di comunicare tra gli attori del commercio, cioè tra chi possiede un’attività e vuole vendere il suo servizio/prodotto e il suo potenziale acquirente/cliente.

Se in passato la pubblicità era presente per lo più in tv e radio o in forma di cartellonistica stradale, oggi ce la ritroviamo dopo le notizie locali scorrendo la nostra Home di Facebook o Instagram.
Te ne sei accorto?
Refresh: aggiornamento della comunicazione di nome e di fatto
Ed allora, per entrare nel vivo di questa discussione ho coinvolto Dario Ruta e Fabio Zingarelli, rispettivamente account manager e art director di Refresh, agenzia di marketing e comunicazione con sede ad Andria ed operativi in tutta Italia e all’estero.

La filosofia alla base: perché sentiamo il bisogno di comunicare?
Fa parte della natura umana.
Non possiamo “sottrarci” da questo bisogno: siamo esseri sociali e per tessere relazioni dobbiamo necessariamente comunicare.
Da questo assunto nasce, ormai anni fa, l’esplosione del concetto di “social network”, poi evoluto chiaramente in forma differente.
Al di là di questo, è sempre valido il concetto del “se non comunichi, non esisti”, quindi è fondamentale farlo per ottenere ciò che vogliamo.
Detto questo, il “purchè se ne parli” non fa decisamente per noi, è un assunto ampiamente superato: è il modo in cui comunichi a stabilire il valore delle tue relazioni e ad attrarre potenziali clienti.
Come è nata l’idea del nome? E da chi è composto il vostro team?
Refresh significa letteralmente “aggiornamento”, una parola che ci sta particolarmente a cuore perché sottintende una crescita, un miglioramento, un’evoluzione aziendale: il nostro pane quotidiano, il nostro obiettivo giornaliero.

logo Refresh
Il nostro team è composto da:
- Roberto Corraro, web master
- Angela Sinisi, graphic designer
- Giorgia Miale, graphic designer
- Sonia Scafarella, copywriter
- Nunzio Scarlenga, social media manager
- Luca Occhionigro, junior project manager
E infine, noi due.
Di cosa vi occupate nella vostra agenzia?
Bella domanda. Proviamo a sintetizzare.
Se volessimo utilizzare una di quelle parole ad effetto, di cui si abusa nel nostro settore specialmente in lingua inglese, potremmo parlare di “progetti di marketing tailor made“.
Per dirla in termini più “concreti” e tangibili, realizziamo progetti di marketing e comunicazione su misura per aziende ed attività che operano in svariati settori: food, logistica, turismo, fashion, manifatturiero ecc.
Partendo da una valutazione delle caratteristiche e delle risorse aziendali a disposizione, stiliamo e mettiamo in pratica una serie di azioni che possano consentire il raggiungimento degli obiettivi preposti (aumento fatturato, recupero contatti di potenziali clienti, aumento visibilità ed esposizione mediatica ecc.).
Per raggiungere degli obiettivi bisogna operare in modo strategico e avere un piano a monte, oltre a qualcuno che lo stili e lo sviluppi (ride ndr).
Quali sono i servizi forniti da un’agenzia di marketing e comunicazione come Refresh?
Ci occupiamo di marketing automation, di social media management, di realizzazione di campagne pubblicitarie, di pianificazione media e gestione dell’advertising in modalità multi channel (social, Google, tv, radio, outdoor ecc.) ma anche di realizzazione di siti web (anche in modalità e-commerce).
Spesso gestiamo molte di queste azioni contemporaneamente per una singola azienda perché occorrono progetti strutturati.
Non ci interessa realizzare azioni fini a se stesse, ma puntiamo alla crescita e alla sostenibilità economica aziendale, non a realizzare un sito web in più!
Quale apporto in termini di valore potete dare alle aziende che richiedono i vostri servizi?
Il valore aggiunto può essere ampiamente dimostrato calcolando il ROI (il ritorno di investimento) e il ritorno sulla spesa pubblicitaria generati dalle azioni da noi sviluppate.
Che si tratti di azioni online o offline, stabiliamo sempre dei criteri di valutazione del nostro operato già a monte, come ad esempio il ritorno in euro generato dall’advertising effettuato online o il numero specifico di lead che hanno contattato l’azienda per avere richieste di preventivi.
Per questo è fondamentale la connessione con l’azienda e l’apertura ad azioni di questo tipo: non siamo maghi del web, scienziati che promettono risultati straordinari con poco!
I risultati economici si ottengono con la predisposizione dell’azienda nel seguirci nei progetti proposti e in uno scambio continuo di informazioni per migliorare giorno dopo giorno le attività.
Come garantite un servizio sempre aggiornato?
La formazione non manca, è una costante nella nostra agenzia.
Aggiorniamo la nostra formazione settimanalmente per essere sempre al passo con i tempi alla ricerca della migliore strategia utile per ottimizzare i risultati.
Ti faccio un esempio: sino a poco tempo fa Tik Tok era etichettato come il “social dei ragazzini”, pieno di contenuti stupidi e osé per usare un eufemismo. Oggi è diventato strategicamente interessante per molte aziende ed è popolato anche da molti over 50.
E questo lo si comprende solo stando sul pezzo ed analizzando i fenomeni.
Per non parlare del Metaverso, ma questa è un’altra storia.
Il vostro lavoro è stato determinate per il successo di chi vi ha scelto?
Con molta umiltà possiamo rispondere di sì, in particolare nel settore della vendita online di prodotti deperibili e di food delivery.
Parliamo di crescita esponenziale in termini di visibilità e fatturato, generati da aziende lungimiranti che hanno deciso di investire tempo e denaro in quanto da noi proposto e ce ne sono grate.
Di certo, ritornando al concetto espresso precedentemente, non possiamo “fare miracoli”: per la buona riuscita di un progetto o la crescita di un’attività occorre che diverse componenti si incastrino alla perfezione.
I prodotti o i servizi offerti devono essere di buon livello, occorre differenziarsi in alcuni aspetti per aggredire il mercato nel modo corretto, bisogna poter e saper manovrare bene alcune leve fondamentali nel marketing come prezzo e promozione ecc.
Come le piattaforme social hanno cambiato la comunicazione?

Potremmo parlarne per ore: i social, e le loro implicazioni, hanno stravolto il nostro modo di vivere ed il linguaggio in generale, oltre ad aver inciso sull’abbassamento vertiginoso della soglia di attenzione.
Ci sono però tantissimi aspetti postivi da sottolineare: è sparita la distanza (seppur solo in digitale) tra persone e tra persone e brand.
Soprattutto, si va verso una comunicazione priva di stereotipi ed etichette:
oggigiorno gli influencers mostrano i propri difetti e non solo canoni di perfezione inarrivabili,
hashtag e trend fanno sì che proteste e lotta alle ingiustizie sociali possano prendere piede su uno smartphone prima ancora che in piazza,
le aziende ascoltano maggiormente i diritti dei consumatori, le attività si cimentano con le recensioni dei clienti ecc. e questo è stato possibile grazie all’abbattimento di barriere grazie ai social.
Avere una campagna pubblicitaria sui social è sempre utile?
Non è “obbligatorio” averne una.
Allo stesso tempo bisogna comprendere che il pubblico, il target a cui miriamo, è spesso iscritto ed è attivo su uno o più social; quindi sì è utile averne una.
La scelta poi del come svilupparla dipende molto dal modello di business della propria azienda/attività e dal pubblico a cui si mira: potrebbe essere più utile ad esempio sviluppare una campagna social tramite Linkedin se si è alla ricerca di contatti utili, magari in un segmento di mercato specifico, piuttosto che lanciarla su un social più generalista come Facebook.
Parliamo un po’ di futuro
Stiamo assistendo a ritmo di serie tv alla crescita e allo sviluppo di tecnologie come il metaverso e argomenti come intelligenza artificiale e realtà aumentata sono sulla bocca di tutti.
Come cambierà la comunicazione con l’integrazione di realtà aumentata e intelligenza artificiale? Che idea avete?

La nostra vita sarà ancor più digitale, saremo sempre più immersi in un universo parallelo.
Il rischio di disperdere ancor di più la nostra natura di “animali sociali” c’è ed è molto grande.
Dovremo sforzarci di trovare un equilibrio tra “vita reale” e “metaverso”.
Nasceranno nuove figure professionali e la distinzione tra reale e virtuale sarà sempre più labile.
Domanda sul trendissimo del momento,
Musk sembra essere seriamente interessato all’acquisto di Twitter. Cosa ne pensate?
I grandi magnati e i grandi imprenditori hanno sempre cercato di “controllare” stampa ed informazioni pubblica.
Potremmo leggere questo tentativo di acquisizione in questo senso!? Forse sì, vedremo.
Di certo Musk ha deciso di investire per diversificare ancor di più i suoi investimenti e diventare, se mai ce ne fosse stato bisogno, il re indiscusso della nuova era tecnologica.
Servirebbe più che altro una decentralizzazione del potere tecnologico, da diversi anni ormai in mano a pochissime aziende multinazionali.
La domanda delle domande: voglio avviare un’attività imprenditoriale, che consigli mi date?
Che la vecchia massima “ci provo!” è ormai superata.
Oggigiorno occorre pianificare già in fase di start-up un po’ tutto:
punti distintivi rispetto alla concorrenza, obiettivi, costi di avvio e di gestione, mercato, modello di business ecc. e soprattutto avere le idee chiare su come poter far crescere la propria attività.
Incontro con il lettore…
Ringrazio Dario e Fabio per questa chiacchierata e per le risposte fornite.
Allora, qual è la tua idea?
Cosa ne pensi dei nuovi mezzi di comunicazione e loro potenzialità e sviluppi?
Hai un’esperienza in tal senso da raccontare?
Oppure stai cercando qualcuno che ti aiuti con la tua attività?
E digli che li hai conosciuti grazie al mio consiglio!
Perchè il passaparola è ancora il mezzo più autorevole per creare connessioni.
Ciao!