Ciao curiosi, come state?
L’ultima volta vi ho parlato di Bitcoin tra note storiche e dettagli tecnici. Spero abbiate trovato interessante l’articolo.
Oggi invece voglio parlarvi di una Start Up innovativa italiana impegnata nel settore moda.
Un classico made in Italy ma che questa volta di classico ha poco.
Se ti dicessi: “Ho comprato un impermeabile di marmo.”
Cosa penseresti?
Tempo fa mi sono imbattuto in un articolo molto curioso riguardante Fili Pari, azienda italiana che ha creato un tessuto partendo dal marmo.
Avete capito bene, marmo!

Così per soddisfare la mia curiosità ho contattato Alice, la ceo, amministratrice delegata, di Fili Pari chiedendole un’intervista per il blog.
Prendetevi 2 minuti per leggerla!
Cos’è Fili Pari?
Fili Pari è una Start Up innovativa focalizzata sulla ricerca e sviluppo di materiali non convenzionali per l’industria tessile, nel rispetto del territorio e dell’ambiente, specializzata nello sviluppo di tecnologie all’avanguardia per la valorizzazione delle polveri di marmo.
Siamo un brand di abbigliamento e realizziamo giacche impermeabili in MARM \ MORE®, un innovativo materiale, brevettato da noi, con polvere di marmo al suo interno.

Le colorazioni dei nostri capi sono totalmente naturali, grazie alla tipologia di pietra utilizzata.
Attraverso innovazione e ricerca abbiamo reso morbido e indossabile il marmo proveniente anche dagli scarti delle cave di marmo italiane.
L’economia circolare è alla base della nostra realtà, insieme ad un grande sentimento di responsabilità:
Tutti i nostri capi sono realizzati artigianalmente in Italia attraverso una filiera corta e trasparente, geolocalizzata nel nord Italia.
Come è nato il progetto Fili Pari? E perchè il marmo?
Fili Pari nasce tra i banchi universitari del Politecnico di Milano
Sia io che Francesca abbiamo frequentato la laurea specialistica in Design per il Sistema Moda.

Il nome rappresenta l’anagramma di Fripi e Ali, i nostri soprannomi:
un riferimento immediato alle due anime del progetto, al filo, al mondo tessile, alla visione d’insieme che caratterizza il marchio.
Il progetto nasce come tesi di laurea, dalla volontà di creare un legame tra il territorio italiano e l’industria della moda.
Il marmo è un elemento naturale, eccellenza del made in Italy, che comunica il territorio, la sua storia, le sue evoluzioni e rappresenta anche un forte ma poco riconosciuto distretto industriale lapideo.

Dalle parole ai fatti: “Si, si può fare”
Dopo la laurea abbiamo depositato il primo brevetto sul materiale e abbiamo preferito fare esperienza in realtà diverse, lavorando separatamente per 3 anni.
In questi anni il desiderio di portare avanti Fili Pari e la nostra idea era comunque presente.
Nel tempo arrivavano richieste da parte di brand potenziali clienti e giornalisti incuriositi.
Con la tesi di laurea eravamo arrivate alla produzione di pochi metri campione, mentre i brand ci chiedevano di poter acquistare MARM \ MORE®.
A fine 2016 abbiamo preso coraggio e ci siamo licenziate, riprendendo la ricerca che
ci ha portato ad un secondo brevetto nel 2018, un periodo di incubazione in PoliHub,
la partecipazione a diversi concorsi tra cui Premio Marzotto, fino alla costituzione
come Startup innovativa a Febbraio 2020.
Quando si vuole rendere concreto un progetto, è fondamentale la costruzione di un team valido. Da quali professionisti è composto il vostro?
Il team è composto da diverse figure, io e Francesca siamo le Founder, Giorgia si occupa della comunicazione, Gaia del design, Rosa dello sviluppo modelli, Michele dell’ecommerce.
Poi vi sono diversi professionisti che collaborano con noi nella ricerca che portiamo avanti in outsourcing con più partner tecnici.
Qual è stato il primo capo in MARM \ MORE® creato da Fili Pari? Raccontaci quel momento.
Al tempo, io e Francesca vivevamo insieme a Milano e di sera ci dedicavamo a Fili Pari per far crescere passo passo quell’idea, quando di giorno ci dedicavamo ai precedenti lavori.
A quattro mani è stata disegnata la prima capsule collection che contava 5 modelli.
Il primo materiale sviluppato, il Marmo Rosso Verona accoppiato a cotone, donava un color salmone brillante.

Il primo capo in assoluto, il modello
NINA.Uno dei nostri best seller e ancora oggi in collezione in più varianti di colore e tessuto.

Quali riconoscimenti ha ricevuto Fili Pari finora?
Abbiamo partecipato a diversi Concorsi e Bandi Europei.
L’ultimo premio vinto è il Concorso ELIIT, un bando europeo promosso da COSME, grazie al quale stiamo finanziando la ricerca di nuove tecnologie in campo tessile.
Progetti per il futuro di Fili Pari?
Abbiamo in mente tantissimi progetti futuri, ma per adesso preferiamo concentrarci sul presente, sulla prossima collezione che uscirà a breve anche in modalità offline e sulla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie in campo tessile.
Quali sono i consigli che dareste per chi vorrebbe creare un progetto ambizioso come Fili Pari?
Sono molti i consigli che si possono dare, soprattutto nell’ambito della moda perché è un mondo difficile, dove ci sono moltissimi brand che vogliono farsi spazio.
Importantissimo è credere nel proprio progetto, essere sicuri al 100% di quello che si vuole
fare e non perdere mai di vista l’obiettivo finale, rimanendo fedeli ai propri valori.
Un’altro consiglio riguarda il target, cercate di avere ben chiaro a chi volete rivolgervi e andare a rispondere alle sue esigenze, vi aiuterà nello sviluppo del prodotto e nella comunicazione stessa.
Ringraziamo Alice per la disponibilità riservata a questo blog e a Giorgia per aver gestito la comunicazione.
Non ci resta che aspettare la nuova collezione di Fili Pari!
Considerazioni finali
Esser riuscito a creare un punto di contatto con Fili Pari è motivo di orgoglio personale e per questo blog, che cerca di offrire dei contenuti originali e stimolanti.
Cercherò sempre di rispondere alle domande esistenziali di questo blog:
Come sta cambiando il mondo e cosa stanno facendo le persone per portare valore alla società?
Quali sono i nuovi trend?
In altri articoli come quelli relativi ad Arabat e 3Place, appare evidente l’interesse crescente e soprattutto la consapevolezza della società nei riguardi dello sviluppo sostenibile e la vicinanza alla causa ambientale. Bisognerà fare ancora molto a livello di intenti per raggiungere gli obiettivi politici che ci siamo prefissati. Nel nostro piccolo stiamo portando avanti con dati incoraggianti questo obiettivo, con la giusta dose di tenacia e creatività che caratterizza tutto il nostro made in Italy.
Avanti così, allora.
E tu? Che progetti hai? Quali sono le tue idee?
Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo con i tuoi amici!
Ciao!
Bravo, sei abbastanza esauriente negli argomenti che proponi
Grazie Maria. Cerco sempre di proporre argomenti interessanti che possano incuriosire e ispirare le persone, trovando il giusto mix tra approfondimento ed esperienza piacevole di lettura.