Nuove cattive abitudini
“Adesso non ho tempo. Inviami tutto per email. Ti risponderò”
Quante volte, tra amici e colleghi, ci siamo lasciati in questo modo? Almeno millemiliardi di volte! Bene, anzi male. Malissimo.
Ieri sera ho letto un articolo su Linkedin circa l’inquinamento digitale, nello specifico riguardante quello derivante dal traffico email.
Chi di noi non ha mai inviato o ricevuto una email? Un’azione ormai divenuta abituale, quotidiana, che ha dei risvolti non indifferenti in termini ambientali.
Senza dover riprendere la storia di Internet iniziata 30 anni fa, è evidente se non banale dirci che con le nuove tecnologie le nostre abitudini sono cambiate.
Sicuramente ci hanno permesso di snellire alcuni processi e renderli più efficienti e pratici e quindi di guadagnare tempo. Si pensi alla possibilità di consultare il proprio conto corrente, pagare le utenze dallo smartphone, partecipare a riunioni di lavoro stando a casa, e ancora la DAD o lo smartworking.
Tutte azioni che determineranno la prossima normalità dei processi e della fruizione dei servizi.
Allo stesso modo però, se da una parte sentiamo parlare di sensibilizzazione alla causa ambientale e transizione energetica (uno dei punti del PNRR, piano nazionale di ripresa e resilienza), dall’altra non possiamo ignorare le nuove fonti di inquinamento che si aggiungono a quelle storiche rappresentate dalle centrali a carbone, mezzi di trasporto, allevamento intensivo.
Quanto è sostenibile la nostra vita digitale?

Ademe, società francese per la transizione ecologica, già nel 2015 ci informava del seguente dato:
1 Megabyte produce circa 19 grammi di CO2, pari al consumo energetico del computer di invio e di quello dei server che dirige la nostra mail nel traffico elettronico. L’esempio riportato da Ademe fa riferimento a una ditta con 100 dipendenti che ipoteticamente inviano 33 messaggi a testa ogni giorno. in 220 giorni lavorativi annuali, le sole e-mail di quell’azienda produrrebbero circa 13,6 tonnellate di anidride carbonica, l’equivalente di 13 viaggi in aereo da Parigi a New York.
Come puoi vedere è un dato allarmante su cui vale la pena riflettere.
Altre fonti di inquinamento digitale sono rappresentate da:
- Utilizzo dei motori di ricerca
- Visualizzazione di contenuti in streaming e in alta definizione (UHD e 4K)
- Archiviazione sui cloud (la stessa posta elettronica cancellata ma lasciata nel cestino)
- Mining delle nuovissime criptovalute come Bitcoin ed Etherum
- Abuso dei social network
Se solo provassimo a riflettere sull’utilizzo obbligato della rete internet che abbiamo fatto negli ultimi due anni a causa del lockdown, sicuramente Greta Thumberg non dormirebbe la notte.
5 consigli per la sostenibilità digitale
Perché è utile sensibilizzare su questa tematica?
Non possiamo pretendere di cambiare il mondo o salvare il pianeta se ognuno di noi non fa la sua parte.
Ecco alcuni accorgimenti che puoi adottare fin da subito per rendere più sostenibile la tua vita digitale.
- Elimina le mail già lette o superflue: Accumulare posta elettronica sulla tua casella non solo è ansiogeno e disordinato ma anche molto inquinante.
- Archivia ma su hard disk: Molto spesso, me in primis, eseguiamo backup o archiviamo file inutili sui vari cloud, spazi del web. Sarebbe utile, magari, razionalizzarli tenendo sempre a portata di mano quelli che più frequentemente utilizziamo per il nostro lavoro o studio (per es. documenti importanti o parte del proprio portfolio, curriculum vitae).
- Evita le videochiamate: Pronto? Ci sei? Una semplice chiamata è sicuramente più ecologica o se proprio non puoi farne a meno, disattiva la videocamera (Non farti vedere in pigiama dal tuo capo!)
- Risoluzione video: Standard o HD? Secondo te? Bravo. Meglio standard.
- Evita i motori di ricerca: Lo cerco su Google! Inserisci le parole chiave direttamente nella barra degli indirizzi (Address bar) sù,in alto. Risparmierai circa il 75% di energia in più.
E tu ci hai mai pensato a tutto questo? Ma soprattutto, inizierai ad usare internet in maniera consapevole? Fammelo sapere nei commenti e se hai altri suggerimenti utili in questa direzione, sarò ben lieto di accettarli.